Avevo voglia di tornare bambina, di porre un freno a un
certo tipo di consapevolezza.
Avevo voglia di
sentirmi viva e appassionata, di rinnegare il condizionamento del mondo, di
tornare alle radici, se di radici si poteva parlare, e ripescare il mio vero io.
E mi sono resa
conto che l’io “solitario” non esiste,
io,
sono un insieme di persone in fondo. Di quelle più positive, e, ahimé, di quelle più negative.
Della mamma, con la
sua creatività e la sua estrema vitalità, quando con il suo grande amore mi
portava nelle favole cantando: “Basta un
poooco di zuccherooo e la pillolaaa va giuuuù!”, del papà, con il suo muto
silenzio, e le sue urlanti bestemmie, quando sbatteva le sedie, o noncurante se
ne andava al bar.
Del fratello, con
la sua distanza e la sua malinconia, mentre pensava ai sogni infranti e si
allontanava sempre di più dalla nostra vita. Della nonna, con la sua paura di
morire scongiurata da cento Ave Maria e duecento Padre Nostro, mentre irrompeva
nella mia cameretta assicurandosi che avessi pregato a pappagallo, altrimenti
sarebbe arrivato il diavolo col suo forcone.
Dell’unica vera amica,
che con le sue paturnie si negava la serenità, e con le sue premure faceva
sentire la sua voglia negata di maternità, e che attraverso le sue insicurezze
ha annegato un vero sentimento, lasciandoci sole. Di mio marito con la sua
rabbia, a sua volta impiantata geneticamente da una madre a cui è stato tolto
il marito troppo presto, e allo stesso tempo con il suo grande amore, con cui è
riuscito a capire la parte più profonda di me, e attraverso il quale ha lottato
per migliorarsi ed essere ora l’uomo più stupendo del mondo.
E poi di te,
sì, di te, che non eri umano ma che mi hai dato la parte più buona,
parte che Dio ha usato per entrare nel mio cuore. Di te mio piccolo grande Pio,
che con la tua vitalità e la tua allegria mi hai regalato la vita mostrandomela
attraverso il tuo sguardo, facendomi sentire madre, nonostante agli occhi del
mondo non lo fossi.
Di te, che hai
portato via il mio cuore, dandomi la possibilità di averne uno, si spera, migliore. Di te,
che in fondo resti e resterai il mio miracolo per sempre.
E poi ci ripensai,
sì, ci ripensai bene al fatto di tornare bambina e cambiai idea.
‹‹A quella bambina
timida, troppo piccola per il mondo e troppo grande per la sua età non ci
voglio tornare›› mi dissi. ‹‹Proprio no.››
Quindi proseguii dritta
per la mia strada, riflettendo sulla mia aridità e il mio invecchiamento, non
accorgendomi che infondo, invecchiando stavo ringiovanendo, e che sull’aridità
del cuore stavano crescendo delle margherite, esatto! Proprio delle margherite,
i miei fiori preferiti.
E a quel punto la
incontrai.
Era pitturata in
faccia, perché si era impiastricciata giocando con i colori, aveva le ginocchia
sbucciate, perché si era divertita ad andare gattoni con tutti gli animali di
cui era circondata, aveva i riccioli fradici, perché non si era lasciata
scappare l’occasione di nuotare con i delfini e di cavalcare una foca un po’
contrariata. Ed era libera; perché il dolore sapeva tramutarlo in gioia, la
paura, in coraggio, l’istinto, in una corsa contro vento verso nuove avventure
e l’odio e il rammarico, in amore e perdono. E poi era trasparente perché
sapeva dire sempre la verità…
‹‹E tu chi sei?››
le chiesi.
‹‹Sicura che non lo
sai?›› mi domandò arricciando il naso.
‹‹No piccola, non
lo so›› risposi sorridendo, ‹‹però mi sarebbe piaciuto tanto, essere una bambina come
te…››
A quel punto prese
a ridere di una risata pura e incontaminata dalla malizia, e si mise a correre
nell’erba alta senza temere i suoi amici insetti, né le laboriose api che le
volavano attorno, ed era così veloce che faticavo a starle dietro con lo
sguardo, finché nell’erba intravidi un codino a cavaturacciolo e un sederotto
sculettante, che sulle tozze quattro zampe come un pazzo tentava di seguirla
nella corsa, e allora il mio cuore si fermò.
Ero io quella
bambina. Accidenti sono io! Era il
mio io depurato da tutto il male. E
capii che quell’io ce l’abbiamo
dentro tutti, solo che a volte non ce ne accorgiamo, o lo lasciamo appassire
non annaffiando le margherite.
Guardai in alto nel
cielo azzurro e mi parve di scorgere un sorriso, a cui di rimando mostrai il
mio.
Avrei lottato per
quella bambina, oh sì, avrei lottato per raggiungerla e mantenerla in vita, e mio
Padre, che in fondo mi ha sempre conosciuta e mi ha cresciuta anche quando non
lo sapevo, mio Padre mi aiuterà.
A proposito, sapete come mi
piace immaginare l’Eternità? Mi piace immaginarla piena di bambini
impiastricciati, intenti a fare ciò che sulla terra gli è stato negato di fare,
concentrati nei loro sogni, che sulla terra gli hanno fatto credere fossero solo
fantasie.
Torna bambino,
sorridi andando a Dio. C’è sempre speranza, e l’io, quell’io incontaminato, è lì che ti fa
l’occhiolino, ansioso di partire per una corsa senza limiti. :)
“Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché
il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».”
Matteo 19:14
...ma perchè mi devi fare sempre venire i lucciconi??
RispondiEliminaPoi su" l’uomo più stupendo del mondo" hai un pò esagerato!! :-)
Semmai devo dire io quanto sei stupenda e paziente con me è questa la verità!
Beh... direi che siamo una coppia ben assortita maritino mio :D Come ti ho detto nei nostri squilibri ci equilibriamo, e sì che sei stupendo! E poi non mi dire che non ti dico mai cose belle... ;D
Eliminasarebbe bello rimanere bambini per sempre ma non si puo',comunque si puo' far vivere quella parte dentro di noi
RispondiEliminaio ho vissuto una bella infanzia,ora adulta non vorrei tornare indietro perche' e come se fossi un altra persona,quella era la prima parte della mia vita ora sto vivendo la seconda e se Dio vuole vivro' la terza.
quando ti sei descritta bambina tra gli animali mi hai fatto venire in mente il nuovo mondo sulla Terra
sai come mi piace immaginare l’Eternità? Mi piace immaginarla piena di bambini impiastricciati, intenti a fare ciò in una terra senza il male e le cose brutte
Nel cuore possiamo rimanerlo, la mia mamma è rimasta bambina fino ai 63 anni :D, ma non parlo chiaramente dei bambini "fisici" che eravamo ;D
Eliminagrazie per questo racconto, mi hai commosso, è sempre bello leggerti. ricca di spunti per riflettere
RispondiEliminaGrazie a te per le tue parole... mi incoraggi sempre ♥
Eliminadi che bambini parli ?
RispondiEliminabeh, di quello che ho scritto nel post, il bambino interiore che è dentro ognuno di noi anche quando cresciamo, e non è più il bambino fisico, ma quello di cui parla anche Gesù e la Bibbia. L'io "bambino" che abbiamo dentro che è privo di malizia, che si stupisce ancora della bellezza delle cose, come se le vedesse per la prima volta... recuperare la purezza di cuore con l'aiuto di Dio ci fa tornare bambini :)
Eliminaquesta e' la vostra speranza e la rispetto pur non condividendola :D
RispondiEliminaciao Claudia, non capisco cosa non condividi?
EliminaCristian Maugeri, senza volerlo ti ho tolto il commento! Scusami! Ricopio qua sotto quello che ho recuperato dalla bacheca di blogger se vuoi copialo e incollalo sul un un tuo commento e se ti ricordi scrivi ciò che manca...
RispondiEliminabambini, veri bambini immacolati! torneremo ad essere così, questo è quello che non vedo l'ora di diventare, essere spensierato e felice in eterno...troppo bello per essere vero e ci vuole molta fede per credere a ciò, ma sarà così! Ci rivediamo di là bambini, non mancate che ci divertiremo all'infinito! su
puoi lasciarla così, il finale non lo ricordo, ma il pensiero è quello, essere bambini dentro per poter poi godere del regno dei cieli.
Eliminaok Cristian, va benissimo anche così ed è davvero un bel commento, pieno di speranza e positività :D
EliminaI bambini sono puri e sono fonte immensa di ispirazione. Conservare il loro modo di guardare il mondo non può che farci apprezzare la bellezza della vita. E tu cara Vivy, proponi sempre interessanti spunti di riflessione. Un caro saluto.
RispondiEliminaCiao Laura e benvenutissima! :D
EliminaGrazie infinite per il tuo commento e le tue parole che mi fanno spuntare un sorriso di gioia, e mi incoraggiano a continuare a scrivere :)
Un carissimissimo saluto a te e a presto! ♥
Io se incontrassi quella bimba che ero avrei così tante cose da dirle, così tante consigli da darle...ma di certo non mi ascolterebbe e farebbe di testa sua perché mi conosco...
RispondiEliminaahahahah! Sì è probabile che non ci ascolterebbero, ma se hanno il cuore così puro, forse è meglio così!
EliminaGrazie di essere passata!! Mi fa immenso piacere, a presto!! :D
Una descrizione di te molto bella,complimenti Vivy!
RispondiEliminaGrazie di cuore Olga! é sempre bello averti qui :D
EliminaCaro Fabio, goditi appieno delle belle parole della tua mogliettina! e ringrazia che lei sia Vivy :-)
RispondiEliminaP.s. ma che bella la foto!!!
ma grazieeeee! E' una delle mie foto preferite con la mia mamma, c'è molto di noi in questa immagine, sono tanto contenta ti sia piaciuta! ♥
EliminaAh... il maritino ti saluta :D
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaViviana sei stupenda. ..! In questo post mi hai fatto tornare in mente momenti della mia infanzia che, allora volevo fuggire, oggi ci vorrei tornare! Di tanto in tanto mi piace tornare dentro quei cassetti chiusi ormai da un bel po di tempo...! Tu veramente sei stupenda che scrivi cose che vanno dritti al cuore...! Dio continui a benedire le vostre vita cara sorellina in Gesù....!
RispondiEliminaCiao!! sta volta ci sei riuscita a commentare e allora: BENVENUTISSIMA! :D
EliminaTi sono gratissima per il sentimento che ci metti nello scrivere e per l'affetto che leggo nei miei confronti... ma guarda che non sono stupenda! Dio lo è insieme alla speranza che mi da e che non posso non trasmettere! e se ci riesco è solo grazie a Lui ♥
Che il Signore benedica immensamente te! Ti mando un abbraccio ultra :D
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