Quando tocchi il cielo con un dito, è difficile tornare a
terra. Specialmente se a terra ci finisci con un bel tonfo: pam!
Ti rialzi, ti
guardi attorno, guardi in alto e pensi: prima ero proprio lassù e tutto
sembrava eterno… leggero, illuminato. Come ho fatto a cadere? … di nuovo.
Quante volte ho
toccato il cielo con un dito…
Nelle rincorse per
la casa inseguita dalla mamma, con quelle buffe spade messe su dopo un paio di
turni di notte, con dei piccoli vasi a imitare le else, da cui passavano dei
lunghi tubi di plastica, e ad un tratto: ‹‹In guardia marrano!›› mi urlava, e ‹‹Za-za!››
mi colpiva in piena pancia formando la Z di Zorro, tra le mie grida e le risate. Mi insegnava le mosse
e da quanto mi piaceva pensavo di diventare una spadaccina professionista, e lo
sarei diventata ve l’assicuro! Non fosse che avevo paura persino della lama di
un coltellino svizzero…
Oppure in quelle
volte in cui ci mangiavamo i kaki in cucina divertendoci a imitare gli
aspirapolveri risucchiando la loro polpa… Erano momenti in cui il cielo
sembrava a portata di mano, per quanto era forte la gioia nel cuore.
Però ogni volta si
tornava a terra e il male e la tristezza ti avvolgevano impedendoti di scorgere
persino un raggio di sole.
Mano a mano
iniziammo a non comprenderci, parlavamo la stessa lingua tuttavia le nostre
orecchie non erano sintonizzate sulla stessa frequenza e il cielo si fece
sempre più lontano. Finchè, beh… finchè lei se n’è andata, lasciandomi a terra,
sola e senza poterle fare vedere sua figlia, quella che lei non ha mai
conosciuto e ha intravisto solo prima di andarsene.
Sono qui, mamma,
sono qui e ancora ho parti di te che strabordano dal mio essere. Ho ancora i
valori che un tempo avevo accantonato, il sorriso, che un tempo avevo sepolto, la
voglia di giocare, che un tempo avevo disdegnato, e la voglia di condividere
con te che si fa forte sperando in Dio e nel fatto che un giorno lo rifaremo, e
a quel punto dal cielo non cadremo più.
Ci sono persone, e
anche animali, che in questa terra ti lasciano un segno indelebile. Anche
persone di cui puoi contare sulle dita delle mani le volte in cui le hai viste
eppure… eppure ti rimangono dentro.
Questa domenica ho
toccato di nuovo il cielo con un dito, stando in compagnia di persone inondate
dalla gioia, precipitando a terra nel momento in cui sono tornate a casa.
E uno di loro se ne
andrà via molto, molto lontano, tornerà in America, ed apprendere la notizia è
stato un duro colpo. Mi ha fatto ricordare la mamma e la voglia che ho di essere
amata da una famiglia, e lui per me era quasi come un papà (meglio non dirglielo
perché non è così vecchio, facciamo uno zio), e sarà dura pensare a Firenze
senza di lui.
I suoi occhi luminosi
mi rassicuravano, il suo modo particolare di scherzare mi rallegrava, ed era
bello avere qualcuno che ti capiva e ti voleva bene per quello che sei, e ti incoraggiava anche ad esserlo!
Beh è stato un bel
botto, però so che il cielo lo ritoccherò ancora, probabilmente già sta sera
quando tornerà Fabio e potremmo gustarci la nostra cenetta condita dai nostri
racconti e dalla nostra grande e unica intesa.
E’ straordinario
vivere i sentimenti, e godere della compagnia di chi si ama, è un grande dono
che ci ha dato Dio quello di sentirci vivi col cuore traboccante per qualcuno.
Mi sento dal cuore di dire solo questo: Amiamo e
apprezziamo ogni attimo di questo cielo, non importa quante volte cadremo, lo ritoccheremo, in attesa di rimanerci per l’eternità. :)
Spero anche io presto di poter godere della compagnia dei fratelli di Firenze e della tua che vi sento tali pur avendo una speranza diversa dalla vostra. Chi tornera' in America ?
RispondiEliminaDavid... certo, se Dio vorrà potremo passare un pò di tempo insieme :D
Eliminache tristezza,David e' stato l'anima del convegno. arrivera' qualcuno a sostituirli ma che brutto :(
Eliminaa Maggio conobbi Mario e purtroppo se ne ando' nella memoria di Dio,adesso vanno via David e Debbie
Si ti capisco... David è speciale in lui si vede proprio Gesù. Per quanto lo vedessi poco data la distanza, mi manchera immensamente. Comunque al convegno ci sarà, parte a settembre :)
Eliminabene cosi' Dio volendo riesco a salutarlo ;)
Eliminanooooooooo :( lo conosciuto al convegno di Agosto ed anche con me e' stato molto premuroso. Andranno via anche Debbie e Emily ?
RispondiEliminagià.... non me lo dire :'( ... Debbie sì, andrà con David, mentre Emily rimane, perchè lavora alla Harding.
EliminaRiesci sempre a sorprendermi con le tue parole
RispondiEliminae tu con i tuoi commenti riesci a trasmettermi sempre tanto amore. Grazie... ♥♥♥
EliminaCiao Vivy, quanto hai scritto in chiusura del post è la risposta giusta alla bellezza della vita.Una solo piccola cosa aggiungo che gurdando indietro alla gioia vissuta con le persone che non sono più con noi, io credo che tutta la gioia condivisa,tutto l'amore preso e ridato superano il dolore di non averli più vicini a noi, certe persone sono come semi, si instillano in noi e il loro seme cresce con noi al di là del tempo e della loro presenza fisica.
RispondiEliminaCiao
Ciao Carolina! che piacere averti qui :)
EliminaBellissima la tua considerazione, e bello il paragone con il seme, in effetti è così. Devo dire la verità, che all'inizio purtroppo la gioia non superava il dolore, anzi, il dolore la seppelliva... però col tempo, soprattutto con la fede e la crescità, sì, è come dici tu, il dolore viene accantonato dalla gioia.
Grazie di essere passata! :D
Sai proprio come colpire il cuore delle persone con questi articoli! Complimenti come sempre ;)
RispondiEliminaBuona domenica Vivy ^^
E tu sai sempre farmi spuntare un sorrisone con i tuoi commenti! Spero tu senta quanto ti sono grata :)
EliminaSe è come dici, ringrazio Dio, perchè spero sempre che traspaia qualcosa da ciò che scrivo... :D
Grazie grazie grazie!
Buonissima domenica anche a te!! :D