Proprio oggi qualcuno
stava sfogliando le pagine di un libro, che ho scoperto chiamate: “Bibbia”, e
la tentazione è stata forte… sbirciando faticosamente da un rigo, incastrata tra
le parole “timpano” e “danze”, mi sono accorta che la lettrice _ mentre se ne
andava ho visto svolazzare dei riccioli…_ si è allontanata lasciando aperte le
Scritture. Approfittando del suo momento di distrazione _ dall’odorino dev’essere
andata a cucinare, non tornerà tanto presto _ titubante, aggrappandomi a delle
lettere e facendomi forza, ne sono uscita io.
Provengo dal passato,
un passato molto, molto remoto… come sono cambiate le cose rispetto ai nostri tempi! Che
strani oggetti vedo in questa stanza… eppure sento dentro di me, che sotto
certi aspetti somigliate ai miei uomini, e agli uomini antichi.
Un’altra cosa che
sento è che avete bisogno di ricordare e imparare dagli errori dei giorni
nostri. Per questo sono qui, e presto altri compagni della storia biblica arriveranno,
li vedo già fremere dietro di me con la voglia di parlarvi. In fondo è per
questo che nostro Signore vi ha lasciato la Parola…
Non vi dirò chi sono,
provate a indovinarlo!
I miei genitori erano
della tribù di Levi. Avevo due fratelli più piccoli con i quali ho condiviso
una grande e spettacolare avventura.
Dio mi ha dato l’onore
di essere usata per il Suo volere fin da quando ero bambina. Lui era
consapevole dei doni che mi aveva dato, e il mio carattere coraggioso e la mia intraprendenza
si videro fin da piccola quando per amore di mio fratello appena nato mi esposi
al pericolo pur di salvarlo. Mantenendo il sangue freddo usai la mia prontezza
di riflessi, un briciolo di astuzia nonché dell’innocenza tipica di quell’ età,
per aiutare il mio amato fratello e allo stesso tempo nostra madre. Fu una gioia
riuscire nell’impresa nonostante per un certo periodo io e mio fratello fummo
separati.
Per parecchio tempo la
vita trascorse duramente, ho conosciuto la schiavitù sulla pelle e ho vissuto
circondata da enormi sofferenze vedendo il mio popolo nell’afflizione. Per via
del mio carattere, mi sentivo come se fossi costantemente in una prigione, però
non mi sono mai arresa, perché la speranza era sempre rivolta verso l’Unico
Vero Dio, e sicuramente il vivere quella situazione mi ha permesso di diventare
più forte.
Dio ascoltò le nostre
grida e fu una cosa incredibile vedere la Sua Potenza in azione. I miei stessi
occhi ammirarono cose straordinarie che si sarebbero ricordate per sempre, in più
io e i miei fratelli fummo finalmente riuniti.
Fui grandemente
benedetta perché Dio mi fece essere una profetessa in mezzo al mio popolo, e fu
dopo aver visto l’ennesima grande Potenza di Dio che tutti insieme cantammo e
celebrammo la vittoria del Signore. Cominciò mio fratello più piccolo che Dio
aveva messo a capo di Israele e poi io con la mia solita intraprendenza ripiena
dello Spirito del Signore, prendendo in mano il timpano, cantai e danzai per
Dio, usando il mio dono per elevare gli animi. L’entusiasmo che dimostrai mi
fece sembrare una giovinetta quando invece avevo ben circa 90 anni! Tuttavia il
forte desiderio era quello di contagiare il popolo e con l’aiuto di Dio sapevo
che con il mio profondo entusiasmo avrei potuto farlo e infatti trascinai con
me l’intero corteo femminile nella lode al Signore.
Il mio interesse, la mia passione e il mio ideale era la nazione e la missione della mia vita fu collaborare con i miei fratelli per aiutare il nostro popolo, cercando di essere d’esempio.
Il mio interesse, la mia passione e il mio ideale era la nazione e la missione della mia vita fu collaborare con i miei fratelli per aiutare il nostro popolo, cercando di essere d’esempio.
La posizione elevata
che ricoprivo, e il fervore verso il popolo mi portò a commettere un grave
peccato verso mio fratello più giovane, ma soprattutto nei confronti di Dio. Ero
una trascinatrice nata, abile nel parlare: con astuzia nel salvare mio fratello
quando era piccolo, con i timpani e le danze per trascinare le donne e il popolo,
e persino nel peccato, poiché i miei più grandi doni diventarono il mio più
gran difetto.
Usando il mio
ascendente, convinsi il maggiore dei miei fratelli a unirsi al mio moto di
ribellione. Ci trovammo quindi a mormorare contro nostro fratello minore,
perché aveva sposato una Cusita, una straniera, che niente aveva a che fare col
mio popolo e questo mi diede proprio sui nervi. Non mi accorsi che così facendo
rischiavo di allontanarmi da Dio mettendo il mio ego in prima linea. La
presunzione e l’orgoglio mi stavano sopraffacendo.
Fui gelosa ed ebbi
paura di veder minata la mia autorità, e il carattere forte mi portò a sopravvalutare
la posizione che ricoprivo volendomi considerare uguale a mio fratello, anelando al
suo stesso potere. Sicuramente arrivai ad avere un'opinione troppo alta di me e
a non avere timore del Signore che aveva scelto mio fratello sopra tutti come
condottiero del popolo.
A causa di questo,
l’ira di Dio si accese su me e fui condannata all'umiliazione più dura da
sopportare: la lebbra!
Fu terribile ma Dio a
quel modo voleva farmi capire che cos’era l’umiltà perché ormai la stavo
perdendo, ricordandomi che tutto quello che abbiamo lo dobbiamo a Lui, così che da
profetessa con un grande ruolo di privilegio tra il popolo, venni allontanata
da tutti per la mia impurità. Grazie alla preghiera dell’uomo più mansueto
della terra, il mio amato fratello che gridò al Signore per me, la lebbra duro
solo sette giorni.
Mi commosse vedere
l’amore e il riguardo del popolo nei miei confronti, perché mi aspettarono e
nessuno si mise a proseguire il cammino fino a che non fui sanata e riammessa
tra loro.
Nonostante il mio grande
peccato, il nostro Dio misericordioso, anche secoli dopo attraverso il profeta
Michea nel capitolo 6, al versetto 4, confermò il ruolo che mi aveva affidato affiancandomi
ai miei fratelli come guida del popolo.
Sapete, nella vita ho amato tanto Dio e ho amato tanto il mio popolo, e spero che guardando a questa storia, molte donne possano avere o ritrovare l’entusiasmo indipendentemente dall’età. Al di là degli alti e bassi della vita, al di là delle grandi difficoltà che state vivendo soprattutto in questo momento di crisi e insicurezze, si possono trovare nella Parola le ragioni profonde della nostra gioia e suscitare questi sentimenti di fede anche nei fratelli e nel mondo. Perché come accadde a me nei momenti di schiavitù, non ci si deve arrendere ma rafforzare sapendo che le nostre grida giungono sempre a Dio.
Sapete, nella vita ho amato tanto Dio e ho amato tanto il mio popolo, e spero che guardando a questa storia, molte donne possano avere o ritrovare l’entusiasmo indipendentemente dall’età. Al di là degli alti e bassi della vita, al di là delle grandi difficoltà che state vivendo soprattutto in questo momento di crisi e insicurezze, si possono trovare nella Parola le ragioni profonde della nostra gioia e suscitare questi sentimenti di fede anche nei fratelli e nel mondo. Perché come accadde a me nei momenti di schiavitù, non ci si deve arrendere ma rafforzare sapendo che le nostre grida giungono sempre a Dio.
Nella mia storia si vede
come nonostante i limiti e i difetti che avevo, possa essere importante il
ruolo di una donna, e come Dio non faccia distinzioni ma dia il privilegio a
tutti di lavorare per la Sua volontà, sfruttando le nostre passioni. Pur
mantenendo l’umiltà, non desiderando un alto posto d’onore occupato da altri,
la responsabilità che ci da Dio è quella di far “esplodere” i doni che abbiamo,
solo così la vita potrà avere un vero significato e solo così ameremo davvero
Dio e il prossimo. Se vive in noi la passione per la vita, tutto può diventare
motivo di lode e di canto creando una reazione a catena attorno a noi.
Cosa c’è
di meglio che essere uno dei protagonisti nel glorioso piano di Dio?
Oh, eccola che ritorna! sento i passi... sono felice di
aver preso un po’ d’aria, anche se preferivo quella dei miei tempi, ora mi pare
sia contaminata… e sono felice di aver avuto la possibilità di raccontarmi, spero
in qualche modo di esservi di aiuto. Che Dio possa benedirvi grandemente!
A proposito… avete
capito chi sono?
Riferimenti
Biblici: Esodo 15:20-21 (e se vi interessa tutta la storia, se vi va, leggete tutto l'Esodo); Numeri 12:1-15; 20:1; 26:59;
Deuteronomio 24:9; Michea 6:4.
Ho preso spunto dal Convegno
delle Donne di quest’anno dove ad alcune di noi era stato chiesto di parlare
delle donne della Bibbia.
MIRIAM
RispondiEliminaBrava! Sìsì proprio lei! ;)
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