Abbiamo percorso valli dall’erba fresca, in cui il sole sembrava non voler mai tramontare. Abbiamo trascorso giorni perfetti, stuzzicati da ogni lato di noi, e imparando a conoscerci abbiamo attraversato torrenti colmi di sogni fermandoci a guardarci esclamando: “Allora la felicità esiste!”.
Poi la tempesta ci ha raggiunti, colpendoci duramente non tenendo conto dei nostri sentimenti. Impotenti abbiamo assistito alla morte, catapultati nel baratro dell’oscurità, perdendo gli esseri che amavamo di più, sentendoci soli, ed essendo feriti da un’amicizia lasciata andare ai ricordi…
Abbiamo visto la nostra nave affondare e attraverso gli occhi spenti ci siamo detti: “Dunque, è la fine”, e a quel punto ti ho urlato “Guarda! Qualcuno ci ha lanciato un salvagente! Nuota con me che lo raggiungiamo!”
Titubante mi hai seguita e infine tra le onde una scialuppa ci ha abbordato “porgendoci la mano”. Fradici nell’anima guardammo in alto e a nostra volta allungammo le braccia, e issa! Ce l’abbiamo fatta.
E così ci siamo. Il gran giorno è alle porte.
Me lo immaginavo diverso però: molto diverso. Eh già… per questo si sostiene che in generale è meglio non aspettarsi nulla, per lo meno non si rischia di rimanere delusi.
E che cavolo però, io qualcosa mi aspettavo. In fondo è il mio giorno _ che sbadata di una egocentrica, ora mi correggo subito _ il nostro giorno.
Com’è che si dice in alcune circostanze con un sorrisino appena accennato?
‹‹Sapete… il nostro sarà un matrimonio intimo…››
E va bene intimo, ma per la miseria: due sposi, più due testimoni di ufficio (ad essere onesti uno, impietosito dai nostri sguardi, l’altro… beh, l’altro scomparso con nonchalance dietro una pianta del comune), un testimone quindi di riserva, arrabattato all’ultimo minuto tra i colleghi di lavoro, e un sindaco “simpaticone” in stile Shrek, merita almeno una definizione tutta sua, che ne so: ‹‹Sapete… andiamo a sposarci al quattro gatti e un topo›› o ‹‹Il nostro sarà un matrimonio tet a tet, a lume di un sindaco e di due paralumi infiltrati››.
Va beh… in fondo cos’è l’altra cosa che si dice? “Chi si accontenta gode”.
Okay mi accontenterò allora di avere come paggetti delle galline, e un gallo pomposo (degno sostituto di papà) che mi accompagnerà all’altare (che dico, allo sportello comunale), visto che ci hanno fissato l’ora delle nozze alle 8 del mattino.
Ebbene sì, avete letto bene: 8 del mattino. Sindaco senza pietà; prendere o lasciare.
Sarà la maledizione del secondo matrimonio?
Restate lì incollati al pc, aspettate un momento… sento squillare un cellulare…
‹‹Fabio è il tuo!›› gli urlo dalla cameretta.
‹‹Ciao mamma! Ti stavo proprio per chiamare…›› risponde lui, ‹‹ti devo dare una notizia: finalmente dopo la lunga attesa, io e Viviana abbiamo tutti i documenti in regola e ci sposiamo il 30 dicembre››
‹‹Fabbio›› replica lei dalla lontana Sicilia, ‹‹lo sai che proprio oggi ho visto una stufa a legna che ti piacerebbe tanto? Regalartela volevo, ma il negoziante ha detto che non la spediscono››
… mmm cos’è un modo sottile per glissare l’argomento, o sono i nuovi auguri che si fanno allo sposo?
Sapete, Fabio ed io ci siamo trovati, siamo anime gemelle; nei nostri squilibri ci equilibriamo, e si sono trovati perfino i nostri genitori (quelli che ancora abbiamo sulla terra), una mamma dal disco rotto: ‹‹Fabbio, mi hai abbandonato e hai abbandonato la tua terra, meschino!›› e un papà viveur ‹‹Nani›› taglia corto lui, dopo cinque minuti di telefonata, ‹‹ora ti lascio che sono in ritardo, devo andare a ballare! Ci sentiamo né?››
‹‹Va bene papà divertiti…›› ALMENO TU.
Pensate che non sarà presente al mio matrimonio, ‹‹Nooo nani, sposatevi voi, io non vengo fin da voi, è troppa strada, tà sé matt…››.
Ammetto che è stato un duro colpo.
Lui non lo sa, nemmeno se ne rende conto. E pensare che al primo matrimonio non ce lo volevo e l’avevo relegato in un anfratto del tavolo che quasi faceva prima a sedersi in giardino, ed ora che avrei voluto mi accompagnasse “all’altare”; ironia della sorte, non viene lui.
Oh… dimenticavo mio fratello! Commento a caldo sul matrimonio? ‹‹Vi sposate? Ah bene bene, ah bene bene bene, ah bene bene bene bene bene, sono contento per voi, ah bene be…››
Dimmi ancora un altro bene bene è poi vedrai che per te finisce male male. Peggio che parlare con un cubetto di ghiaccio. (Eppure voglio bene a entrambi)
Aaah la famiglia… ti scalda il cuore non è vero?
Ma a parte questo racconto ironico (reale), l’importante è che Dio sarà presente, ci ha guidati Lui fin qui, e ora sono tanto felice _ di nuovo egocentrica _ siamo tanto felici.
In seguito a lunghe considerazioni su questo fatidico matrimonio in solitaria, mentre aspettavamo i documenti per il via libera, siamo arrivati al punto di tenerci moltissimo a sposarci sul finire dell’anno e festeggiare così il capodanno da marito e moglie. In fondo cosa dovevamo aspettare?
Perché il matrimonio è davvero importante, ce ne siamo resi conto troppo tardi e in quattro ne abbiamo pagate le conseguenze, però ora che Dio ci ha illuminati, possiamo dire di essere consapevoli del significato della parola “amore” ed essere certi della frase: “Finchè morte non ci separi”.
Che bella sensazione…
E non importa chi ci sarà o non ci sarà… l’importante è che ci saremo noi, che dopotutto siamo sempre rimasti noi, non ci siamo mai abbandonati; e che ci sia Dio, Colui che ci ha fatti incontrare, Colui che non ci ha fatti affondare, e Colui che ci farà restare insieme per sempre, fino a raggiungere un giorno, chi abbiamo perduto.
Siamo una corda a tre capi, e una corda a tre capi è difficile da sciogliere :)
E così ci sposeremo in comune con Shrek, indi per cui sarà una vera favola, poi partiremo alla volta dell’Austria per tre meravigliosi giorni… caspita ora sì che sento le campane! Din Don Dan, Din Don Dan… e anche gli uccellini, eddai Shrek non esagerare, lo sai che non sono una romanticona.
Sgraffigna solo la carrozza di cenerentola e mi farai contenta! ;)
Poi la tempesta ci ha raggiunti, colpendoci duramente non tenendo conto dei nostri sentimenti. Impotenti abbiamo assistito alla morte, catapultati nel baratro dell’oscurità, perdendo gli esseri che amavamo di più, sentendoci soli, ed essendo feriti da un’amicizia lasciata andare ai ricordi…
Abbiamo visto la nostra nave affondare e attraverso gli occhi spenti ci siamo detti: “Dunque, è la fine”, e a quel punto ti ho urlato “Guarda! Qualcuno ci ha lanciato un salvagente! Nuota con me che lo raggiungiamo!”
Titubante mi hai seguita e infine tra le onde una scialuppa ci ha abbordato “porgendoci la mano”. Fradici nell’anima guardammo in alto e a nostra volta allungammo le braccia, e issa! Ce l’abbiamo fatta.
E così ci siamo. Il gran giorno è alle porte.
Me lo immaginavo diverso però: molto diverso. Eh già… per questo si sostiene che in generale è meglio non aspettarsi nulla, per lo meno non si rischia di rimanere delusi.
E che cavolo però, io qualcosa mi aspettavo. In fondo è il mio giorno _ che sbadata di una egocentrica, ora mi correggo subito _ il nostro giorno.
Com’è che si dice in alcune circostanze con un sorrisino appena accennato?
‹‹Sapete… il nostro sarà un matrimonio intimo…››
E va bene intimo, ma per la miseria: due sposi, più due testimoni di ufficio (ad essere onesti uno, impietosito dai nostri sguardi, l’altro… beh, l’altro scomparso con nonchalance dietro una pianta del comune), un testimone quindi di riserva, arrabattato all’ultimo minuto tra i colleghi di lavoro, e un sindaco “simpaticone” in stile Shrek, merita almeno una definizione tutta sua, che ne so: ‹‹Sapete… andiamo a sposarci al quattro gatti e un topo›› o ‹‹Il nostro sarà un matrimonio tet a tet, a lume di un sindaco e di due paralumi infiltrati››.
Va beh… in fondo cos’è l’altra cosa che si dice? “Chi si accontenta gode”.
Okay mi accontenterò allora di avere come paggetti delle galline, e un gallo pomposo (degno sostituto di papà) che mi accompagnerà all’altare (che dico, allo sportello comunale), visto che ci hanno fissato l’ora delle nozze alle 8 del mattino.
Ebbene sì, avete letto bene: 8 del mattino. Sindaco senza pietà; prendere o lasciare.
Sarà la maledizione del secondo matrimonio?
Restate lì incollati al pc, aspettate un momento… sento squillare un cellulare…
‹‹Fabio è il tuo!›› gli urlo dalla cameretta.
‹‹Ciao mamma! Ti stavo proprio per chiamare…›› risponde lui, ‹‹ti devo dare una notizia: finalmente dopo la lunga attesa, io e Viviana abbiamo tutti i documenti in regola e ci sposiamo il 30 dicembre››
‹‹Fabbio›› replica lei dalla lontana Sicilia, ‹‹lo sai che proprio oggi ho visto una stufa a legna che ti piacerebbe tanto? Regalartela volevo, ma il negoziante ha detto che non la spediscono››
… mmm cos’è un modo sottile per glissare l’argomento, o sono i nuovi auguri che si fanno allo sposo?
Sapete, Fabio ed io ci siamo trovati, siamo anime gemelle; nei nostri squilibri ci equilibriamo, e si sono trovati perfino i nostri genitori (quelli che ancora abbiamo sulla terra), una mamma dal disco rotto: ‹‹Fabbio, mi hai abbandonato e hai abbandonato la tua terra, meschino!›› e un papà viveur ‹‹Nani›› taglia corto lui, dopo cinque minuti di telefonata, ‹‹ora ti lascio che sono in ritardo, devo andare a ballare! Ci sentiamo né?››
‹‹Va bene papà divertiti…›› ALMENO TU.
Pensate che non sarà presente al mio matrimonio, ‹‹Nooo nani, sposatevi voi, io non vengo fin da voi, è troppa strada, tà sé matt…››.
Ammetto che è stato un duro colpo.
Lui non lo sa, nemmeno se ne rende conto. E pensare che al primo matrimonio non ce lo volevo e l’avevo relegato in un anfratto del tavolo che quasi faceva prima a sedersi in giardino, ed ora che avrei voluto mi accompagnasse “all’altare”; ironia della sorte, non viene lui.
Oh… dimenticavo mio fratello! Commento a caldo sul matrimonio? ‹‹Vi sposate? Ah bene bene, ah bene bene bene, ah bene bene bene bene bene, sono contento per voi, ah bene be…››
Dimmi ancora un altro bene bene è poi vedrai che per te finisce male male. Peggio che parlare con un cubetto di ghiaccio. (Eppure voglio bene a entrambi)
Aaah la famiglia… ti scalda il cuore non è vero?
Ma a parte questo racconto ironico (reale), l’importante è che Dio sarà presente, ci ha guidati Lui fin qui, e ora sono tanto felice _ di nuovo egocentrica _ siamo tanto felici.
In seguito a lunghe considerazioni su questo fatidico matrimonio in solitaria, mentre aspettavamo i documenti per il via libera, siamo arrivati al punto di tenerci moltissimo a sposarci sul finire dell’anno e festeggiare così il capodanno da marito e moglie. In fondo cosa dovevamo aspettare?
Perché il matrimonio è davvero importante, ce ne siamo resi conto troppo tardi e in quattro ne abbiamo pagate le conseguenze, però ora che Dio ci ha illuminati, possiamo dire di essere consapevoli del significato della parola “amore” ed essere certi della frase: “Finchè morte non ci separi”.
Che bella sensazione…
E non importa chi ci sarà o non ci sarà… l’importante è che ci saremo noi, che dopotutto siamo sempre rimasti noi, non ci siamo mai abbandonati; e che ci sia Dio, Colui che ci ha fatti incontrare, Colui che non ci ha fatti affondare, e Colui che ci farà restare insieme per sempre, fino a raggiungere un giorno, chi abbiamo perduto.
Siamo una corda a tre capi, e una corda a tre capi è difficile da sciogliere :)
E così ci sposeremo in comune con Shrek, indi per cui sarà una vera favola, poi partiremo alla volta dell’Austria per tre meravigliosi giorni… caspita ora sì che sento le campane! Din Don Dan, Din Don Dan… e anche gli uccellini, eddai Shrek non esagerare, lo sai che non sono una romanticona.
Sgraffigna solo la carrozza di cenerentola e mi farai contenta! ;)
“Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si
unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.”
Genesi2:24
tanti auguri,che Dio vegli sulla vostra unione,buon viaggio di nozze
RispondiEliminaIl matrimonio è come una corda a tre capi, di cui Dio è il capo principale. “Una corda a tre capi non si può rompere rapidamente”, dice Ecclesiaste 4:12.
spero di conoscere i coniugni Giuffrida al convegno :)
Shrek e' un quattrozampe ?
Shrek e' il sindaco :)
EliminaGrazie di cuore Claudia! anche io spero se Dio vorrà, di incontrarci :)
Eliminabellissima scrittura ;)
No... Shrek è la mia visione del sindaco :P
un abbraccione
un abbraccione
RispondiEliminapraticamente ci siamo scritte in contemporanea :D
EliminaTantissimi auguri... (ci siamo appena sentiti al telefono).
RispondiEliminaLa vostra è una storia molto bella, ingarbugliata e semplice nello stesso tempo.
Vi auguriamo (assieme a Nadia) una vita benedetta...
Un abbraccio (speriamo di vederci presto). Buona luna di miele.
Il cugino Fabio e Nadia.
Hey!!! Che bello trovarti qui :D Siamo stati benedetti a incontrarci io e il tuo "cuginetto"... e siamo felici di essere arrivati ad essere marito e moglie grazie a Dio, è vero, è bello tutto il contorno che in genere c'è ai matrimoni, però devo dire che la cosa più straordinaria è trovare qualcuno con cui voler condividere veramente l'esistenza, qualcuno che ti capisce come nessun altro(a parte Dio :) ), ed ora proviamo una sensazione nuova, nonostante siamo insieme da tempo, che bello!
EliminaAnche noi speriamo di vedervi presto, sarebbe bello essere più vicini! Ma se Dio vuole passeremo un pò di tempo insieme... intanto ti mandiamo un grande abbraccione e danne uno fortissimo anche a Nadia! Che Dio possa strabenedire anche la vostra unione.
La tua "nuova" cuginetta, Vivy :D
Che bel racconto e grazie per averlo condiviso con tutti noi. Un secondo matrimonio in solitaria? Pure noi a febbraio, marzo o non so quando lo faremo, dobbiamo trovare solo il nostro shrek!! Tantissimi auguri :)
RispondiEliminaCiao Sabrina! Per me è un piacere condividere, non so... condividere è vita! :D e grazie a voi che avete voglia di leggere un pò di "me"... non sai che gioia :)
EliminaDavvero??? Allora spero che al più presto troviate il vostro Shrek!! Sono sicura che da qualche parte sta imbastendo una favola su misura per voi ;D se ti va fammi sapere come procede, sarò felice di farti anche io gli auguri per quel meraviglioso giorno :D
A presto! :D
Io quando mi sposai 35 anni fa avevo i due testimoni,mia madre(che decise di venire all'ultimo momento), la suocera,il cognato,la cognata e la zia del marito.Speravo venisse al pranzo almeno il prete,per fare una persona in più.Siamo insieme per tutto questo tempo e siamo felici anche se non abbiamo figli.Auguroni da Olga(vieni a visitare i miei blog,ti aspetto..)
RispondiEliminaCiao Olga!! e benvenutissima!! :D
EliminaE' vero... alla fine mica contano gli invitati ;) contano gli sposi giusto?? E' vero che il calore delle persone conta moltissimo, ma ancor di più avere accanto la persona giusta con cui condividere la vita, e sono strafelice per te e ti faccio i complimentissimi per il tuo duratuto matrimonio! Che Dio continui a benedire la vostra unione, nonostante i problemi e nonostante tutto :D
Ma sicuro che vengo a trovarti sul tuo blog... a presto! :)
In ogni storia ad un certo punto, secondo me, deve capitare qualcosa di non proprio bello, per capire se l'unione è profonda o meno.
RispondiEliminaQuesto passaggio è fondamentale... e viene donato a Dio, per ricambiare e meritare il dono che Lui ha fatto a noi, facendoci incontrare con la presunta "anima gemella".
Oggi, voi, potete a tutti gli effetti godere del suo dono ed affermare che siete anime gemelle *.*
Un abbraccio Vivy!
Molto sagge le tue parole... hai ragione, anche se sul momento non ci si rende conto, in effetti le prove non solo fortificano ma uniscono in un certo senso indissolubilmente. Quello che siamo lo dobbiamo moltissimo a quei momenti, e soprattutto per averli superati insieme uniti nel Signore :)
EliminaTi ringrazio di cuorissimo Jenny! Grazie grazie grazie :D ♥
Ora ti manca solo il reportage di una luna di miele :P ;D
un bacioneoneoneonissimo! :D