È uno dei discorsi più famosi di Gesù, e come tanti,
anch’io me ne sono innamorata…
Immagino
quest’uomo, seguito e ammirato da quelle grandi folle, immagino il suo passo
leggero, la sua pace interiore, e anche il suo cuore pesante per la
consapevolezza.
Immagino di
essere lì e come tanti lo ammiro. Spontaneamente mi sorge un sorriso, un
sorriso che coinvolge i miei occhi emozionati… “Gesù! Eccomi! ci sono anch’io!”
Lui mi
guarda, e prima di iniziare il suo importante discorso, delicatamente mi
sorride, e il suo pensiero mi attraversa togliendomi il fiato: “Lo so che ci sei, ti conosco per nome, lo
so…”
Una leggera
brezza sfiora la sua tunica e passa tra i suoi capelli, i suoi occhi si chiudono
per assaporare il miracolo del vento, e il sole illumina l’amore trasmesso dal
suo volto. Camminando sul monte viene accostato dai suoi discepoli e penso a
quanto vorrei essere più vicino.
Impertinente
scalcio tra la folla, e con uno sguardo lui mi fa capire che non è così
importante stare nei primi posti, che l’importante è accettare il posto che ci
è stato assegnato con umiltà. Allora mi fermo arrossendo per la mia insolenza, e
questo gli fa spuntare un sorriso.
Eh… mi conosce bene sì, lo guarderò da qui…
Eccolo che
gentilmente si siede, e per un attimo negli occhi gli leggo il dolore che si
porta nel cuore. Lui sa, lui sa che tanti non sono qui per lui, lui sa che
molti non capiranno il messaggio che sta per dare, eppure li ama tutti, ad uno
ad uno, e continuerà a sperare per ognuno di loro, perfino per il cuore più
duro, fino alla fine dei Tempi, ed ecco che i suoi occhi tornano a brillare
posando lo sguardo sulla gloria futura…
“Beati
i poveri in spirito perché di loro è il regno dei cieli…” inizia a insegnare.
Le parole
gli escono da sole e nonostante la sua voce sia pacata, pervade tutta la
vallata e si espande come un eco facendo tremare i cuori di tutti. Oh Gesù… fammi essere povera in spirito! penso
dentro di me.
“Beati
quelli che sono afflitti perché saranno consolati”
E noto lacrime
di gratitudine che spuntano dalla gente più angustiata.
“Beati i mansueti perché erediteranno la
terra” continua dolcemente, ma con autorità.
Vogliamo esserci Gesù! Dio rendici docili e
poni pace nei nostri cuori…
“Beati
quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati”
Ed ecco che
molti uomini allentano le mani sulle loro armi.
“Beati
i misericordiosi perché a loro misericordia sarà fatta”
Che tu possa farmi essere caritatevole col
prossimo!
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
E a quel
punto tra la folla ci guardiamo stupiti… e una silenziosa domanda passa nel
cuore di molti: Mio Signore chi potrà mai
essere puro?
“Beati
quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio”
Figlia di
Dio… che dolci parole, Lo voglio! Cerchèrò
di non portar liti e di non alimentare dicerie e sotterfugi… sussurro in me stessa.
“Beati
i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.” “
Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno
contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché
il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti
che sono stati prima di voi.”
E a queste
parole, ricordo che più
volte nelle Scritture si trova l’esortazione a essere allegri e gioiosi (ad
es. Sl 32:11, Fl 4:4, 1Pt 4:13), segno che è un comando molto importante. Allora
rifletto che se voglio essere una figlia di Dio devo farmi riconoscere anche da
questo, e non solo quando tutto va bene, soprattutto nei momenti peggiori.
Nel suo sguardo fermo, leggo che sa a quello
che andranno incontro tutti i suoi seguaci…
Ecco allora cosa vuole fare con questo
insegnamento! Darci forse la carica,
l’incoraggiamento e la forza necessaria per poter sopportare le varie
persecuzioni della vita. Credo voglia fare capire in un certo senso, che è un
onore essere “trattati male” a causa del Suo nome, come avvenne ai profeti nel
passato: è come se ci dicesse che siamo “sulla
strada giusta”.
Nel momento stesso ci capiti qualche cosa di
brutto legato al nome di Cristo; come l’essere presi in giro, l’essere
insultati o peggio ancora l’essere perseguitati (come purtroppo tuttora accade
in alcune zone del mondo), non dobbiamo far altro che ricordare le parole del
Maestro, non potranno che apparire un sorriso e una gioia almeno nel cuore,
perché sappiamo che a quel modo siamo beati (Mt5:11).
Lo guardo ancora una volta, e penso fortemente
a quanto sia un onore essere figli di Dio e partecipare alle sofferenze di quest’uomo
meraviglioso chiamato Gesù Cristo, il mio Signore.
Ora sarò ancora più forte, perché so che nel
momento della prova sentirò ancora di più la presenza di Dio e potrò
rallegrarmi per la Salvezza “sperimentando” la mia fede.
Mi sveglio da questo sogno tornando alla
realtà… ma che dico? Non era mica un sogno, io c’ero, e presto grazie alla Parola,
tornerò ancora a quel monte… il bello della Bibbia è che possiamo tornarci
quando vogliamo… e se verrete con me, ne sarò felice!
Allora a presto Maestro, non vedo l’ora di
sentire il resto del discorso dalle tue labbra…
Riferimenti biblici: Matteo 5:1-12
come spiegava le cose Gesu' riguardo a suo padre nessuno lo eguagliava,e' conosciuto anche come il maestro
RispondiEliminaverissimo Claudia :)
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