Il Sermone sul monte, parte settima

Clicca qui se vuoi leggere la sesta parte :)

Devo vederlo. Devo vederlo! Ne ho così bisogno… Perché non ci riesco sta volta? Di solito in un modo o nell’altro ce la faccio sempre! penso interdetta.

   Stendo le braccia lungo i fianchi e chiudo i pugni, serrando gli occhi. Concentrandomi, stringo le palpebre al punto di farmi male. ‹‹Mmmmmggrrrrrr… uff niente. Niente da fare.››

   ‹‹Perché caspita non riesco ad andare al Monte?››

  ‹‹Okay, mica mi arrendo. Com’è che recita quel detto "della montagna che va da chi"?››   ‹‹Oooh che importa…››

   Lasciandomi cadere sulla poltrona sgangherata, di fronte alla scrivania, apro la Bibbia.
   ‹‹Vediamo… dov’è che eravamo rimasti l’ultima volta? … ah ecco, trovato! Il Signore era arrivato proprio qui, devo solo immaginarLo mentre parla››

      ‹‹Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.››

    ‹‹Aaah ora capisco!›› dico a voce alta alzandomi dalla sedia, prendendo ad andare avanti e indietro nella stanza. ‹‹È chiaro, non avevo bisogno di andare al monte! Gesù sa che me la cavo con questo passo. Io i nemici li amo, sìsì, prego anche per loro…››

   ‹‹Davvero?›› interviene una voce pacata, dietro le mie spalle.

   Voltandomi, dallo spavento misto all’emozione, casco per terra, sfiorando con la schiena la parete dietro di me.
   ‹‹Signore sei tu?›› esclamo mentre mi porge la mano.
   La mano di Gesù… penso agguantandola con ferocia. Non potevo certo farmela scappare!
   ‹‹La tua irruenza mi ricorda un mio impetuoso apostolo, cara Viviana›› sostiene accennando un sorriso. ‹‹E così›› prosegue Lui, ‹‹tu affermi di amare i tuoi nemici, non è vero?››
   ‹‹S-sì…›› balbetto io, ‹‹ certo, insomma, più o meno…››

   ‹‹E la mamma di tuo marito, la ami?››
   ‹‹Chi???››
   ‹‹So che hai capito; quella che voi definite “suocera”››
   ‹‹Oooh›› biascico, facendomi scappare una smorfia. ‹‹Lei.›› ‹‹Beh ma lei non è una mia nemica, è solo solo…››
   ‹‹Solo cosa?››
   ‹‹Un po’ egoista…›› asserisco timidamente. ‹‹Tu lo sai come fa con Fabio, no? Non è cattiva, però non è che si faccia proprio amare…››
   ‹‹Se non riesci ad amare lei, come potrai con i veri nemici?›› domanda fissandomi intensamente. ‹‹E dimmi, i tuoi vicini? Invece i tuoi vicini li ami?››
   ‹‹Oh beh non li odio…›› rispondo disegnando un semicerchio col piede.
   ‹‹Vedi cara Viviana, nemico non è solo colui che ti fa del male, “nemico” in questo caso è chiunque tu non riesca ad amare per una ragione o per l’altra.››
   ‹‹Quindi se ho capito bene, i nemici, possono essere anche le persone che mi stanno meno simpatiche?››
   ‹‹Hai compreso molto bene››

   ‹‹Caspiterina mi verrebbe più facile amare uno squalo, piuttosto che mia suocera›› sussurro a fior di labbra.

   ‹‹Oh Viviana Viviana, com’è che ti definiva la tua cara mamma?››
   ‹‹Tremenda?›› rispondo titubante.
   ‹‹Tremenda oh sì, ecco… ›› sorride Gesù.

   ‹‹Beh, mi sa che dopotutto, non me la cavo poi così bene con questo passo…››
   ‹‹Non ti devi scoraggiare; la vita, per chi lo vuole, è un continuo cammino verso il miglioramento.›› ‹‹Vedi, è troppo facile mostrare amore verso chi già te lo da, non si fa nulla di straordinario. Invece il vero amore, è quello che non bada al tornaconto, è quello disinteressato e che vuole il bene di tutti, perfino dei nemici. Solo esercitandolo si potrà crescere nello Spirito di Dio. Dio non fa forse sorgere il sole su tutti? Dio non ama forse chi lo odia?››
   ‹‹Ma come fa!››

   E a quel punto Lo sento ridere sul serio, di una risata che ti apre il cuore.

   ‹‹Semplice, Lui è Dio!››
   ‹‹Certo, però alla fine del discorso tu ci spingi a puntare verso la perfezione del Padre, come possiamo?››
   ‹‹Tu hai detto bene: il mio intento è proprio quello di spingervi in quella direzione, ciò non vuol dire che possiate diventare perfetti, eppure nonostante i vostri limiti voglio incoraggiarvi ogni giorno a farlo cercando di migliorarvi con l’aiuto di Dio. Così darete modo alla Sua luce di splendere, e ricorda: come l’odio chiama odio, l’amore chiama amore. E Dio non vuole forse la felicità e la salvezza di tutti?››
   ‹‹Ho compreso! Come sempre è tutto un circolo vero? Tu usi i nostri cuori per chiamare a te altri cuori, anche quelli antipatici.››
   ‹‹Certo, anche quelli antipatici… sai, bisogna sempre chiedersi cosa c’è dietro l’antipatia o l’essere scorbutico di una persona e tieni a mente che io ho perdonato chi mi ha ucciso.››

   ‹‹Lo so Signore, lo so, e ti amo anche per questo!››
   ‹‹Allora ora che hai capito, cogli ogni occasione della tua vita per praticare questo insegnamento, prega per chi fa del male, e quando ti sarà possibile compi un gesto buono verso i tuoi “nemici”. E quando il tuo cuore proprio si rifiuterà di provare questo sentimento sai cosa devi fare?››
   ‹‹Pregare Dio!››
   ‹‹Sì, pregare Dio.››
   ‹‹Allora forse è meglio che corro a farlo, così prima inizio e prima amerò mia suocera!››

   E con una carezza sulla testa, il Signore se ne va, ma so che lo rivedrò presto, e nel frattempo: corro! :P

Riferimenti biblici: Matteo 5:43-48