Lettera al mio grande Papà

Quanto darei per sentire un tuo tocco… Una mano sulla spalla, un sussurro all’orecchio, un soffio del tuo alito di vita, una carezza, una parola di conforto.

Io piccola quaggiù, col peso delle mie colpe aspetto ogni giorno la tua presenza nei sorrisi che sbocciano mentre le lacrime appassiscono.

Ogni giorno ti aspetto in quei sussurri che la vita mi dona: nei miracoli in cui credo, in quegli abbracci in cui confido.

Ogni giorno ti aspetto Papà.

E mi piace tanto chiamarti Papà perché questo tu sei nel mio cuore, questo tu sei dal primo momento in cui ti ho avvertito nei silenzi della mia esistenza. Ora e per sempre. Ora e per giorni che verranno fino all’eternità in cui credo; in cui ti ho visto mio grande Papà.

E seppur il mondo crollasse mi sentirei al sicuro perché so che stai arrivando.

Per ora ti dono un sorriso col mio pensiero e con il cuore ricolmo della vita che mi hai donato. Ti prego, accogli questo sorriso e fallo crescere in un mare di gioia in cui un giorno tuffarci per ritrovarci a ridere nell’infinito.

Quanto darei per sentire un tuo tocco… ma che dico io lo sento già! Mentre mi dai la forza di cambiare, di vincere quelle lotte che solo tu sai, di sperare, di credere che mai niente è finito.

Grazie di ascoltare le mie preghiere con pazienza inesauribile. Grazie per la felicità nel cuore e per quella fantasia che mi accompagna in quei colori così belli che sei stato in grado di creare.

Ti amo col mio cuore imperfetto crepato dai dolori di questa vita, curato dal tuo amore perfetto, che sana ogni mia ferita.

Tua piccola figlia Vivy.