Cuore di bimbo

Sono senza fiato in un mondo che urla. Che urla parole d’amore? Forse… Parole d’odio? Troppe. Fatico a farmi sentire e vengo soffocata dalle paure e dalle richieste di aiuto. Mi sento piccola di fronte al dolore, fragile di fronte alle ingiustizie. Eppure mi sento forte dentro.

Passeggio nel cuore tra i ricordi, scivolo su vasi sanguigni stremati da sofferenze che vorrei cancellare rendendomi conto però che mi hanno portata ad essere ciò che sono. Scivolo sulla curva di un arteria ossigenata dalla gioia di vivere che donerà generosamente a ogni cellula del mio corpo, spazzando il male che invece tenta di far morire la mia coscienza offuscando la vista dal vero scopo che ho in questo mondo.

Ogni organo mi indica la strada verso la verità di una perfezione che qualcuno o qualcosa mi ha portato via. Ogni organo, ma soprattutto il cuore, mi parla di un mondo che verrà. I battiti mi narrano di un’eternità che mi appartiene, non di diritto ma per l’amore che un tempo un’Entità meravigliosa ha voluto avere per me.

Sento ridere lo scetticismo che beffandosi della speranza mi vuole allontanare da ciò che un tempo era così chiaro al cuore giovane che mi apparteneva e che mano a mano invecchiando ha perso quella purezza che per breve tempo ha pompato dentro di me. Pompava forte e chiaro nel petto di una bimba che guardava oltre il mondo in un universo composto solo di tinte positive, con un sole che con i suoi raggi dorati illuminava una terra pacifica in cui le persone si davano la mano e non urlavano parole d’odio ma solo d’amore.

E così, sono senza fiato in un mondo che urla. Ma decido di ascoltare solo il mio cuore, quella parte del cuore in cui una bambina ormai scomparsa vive ancora. So che lei, con tutti i capricci, i sogni infranti, le ginocchia sbucciate, ha sempre avuto ragione. Si mangiava le unghie per l’irrequietezza di vivere in un mondo che non le apparteneva, rendendosi conto che il non sentirsi al suo posto era la prova che quell’universo che scorgeva oltre il mondo non solo esisteva: era Casa.

Tutti i bambini hanno il dono di vedere quel mondo, e tutti gli adulti potrebbero ancora farlo. Facendo tacere lo scetticismo dando di nuovo voce a quel cuore che nell’infanzia non ha mai mentito, a quel cuore che in fondo tra i battiti indica lo scopo di questa vita. Trovare la strada verso Casa, cercando di fare qualcosa di buono per questa terra, che è solo la brutta copia del mondo immaginato da ogni bimbo rannicchiato nel cuore di ogni adulto.

Quel bimbo che dall’immaginazione può far nascere la realtà.

Tutto è possibile per chi crede.

E per bimbi… beh… per bimbi è così semplice credere! E nella purezza dei bimbi così come in quella degli animali io continuerò a scorgere la bellezza di quel mondo che verrà. E in questo mondo che urla, io decido di ascoltare la melodia di un cuore di bimbo che nonostante tutto batte ancora dentro il mio cuore. Che nonostante tutto il male, continua ad indicarmi la via del bene. La via di casa mia. ♥