sabato 14 dicembre 2013

Il Sermone sul Monte





È uno dei discorsi più famosi di Gesù, e come tanti, anch’io me ne sono innamorata…
   Immagino quest’uomo, seguito e ammirato da quelle grandi folle, immagino il suo passo leggero, la sua pace interiore, e anche il suo cuore pesante per la consapevolezza.
   Immagino di essere lì e come tanti lo ammiro. Spontaneamente mi sorge un sorriso, un sorriso che coinvolge i miei occhi emozionati… “Gesù! Eccomi! ci sono anch’io!”
   Lui mi guarda, e prima di iniziare il suo importante discorso, delicatamente mi sorride, e il suo pensiero mi attraversa togliendomi il fiato: “Lo so che ci sei, ti conosco per nome, lo so…”
   A lui non sfugge nessun presente, sente tutti i cuori, vede tutti i cuori…
   Una leggera brezza sfiora la sua tunica e passa tra i suoi capelli, i suoi occhi si chiudono per assaporare il miracolo del vento, e il sole illumina l’amore trasmesso dal suo volto. Camminando sul monte viene accostato dai suoi discepoli e penso a quanto vorrei essere più vicino.
   Impertinente scalcio tra la folla, e con uno sguardo lui mi fa capire che non è così importante stare nei primi posti, che l’importante è accettare il posto che ci è stato assegnato con umiltà. Allora mi fermo arrossendo per la mia insolenza, e questo gli fa spuntare un sorriso.
   Eh… mi conosce bene sì, lo guarderò da qui…

   Eccolo che gentilmente si siede, e per un attimo negli occhi gli leggo il dolore che si porta nel cuore. Lui sa, lui sa che tanti non sono qui per lui, lui sa che molti non capiranno il messaggio che sta per dare, eppure li ama tutti, ad uno ad uno, e continuerà a sperare per ognuno di loro, perfino per il cuore più duro, fino alla fine dei Tempi, ed ecco che i suoi occhi tornano a brillare posando lo sguardo sulla gloria futura…

   “Beati i poveri in spirito perché di loro è il regno dei cieli…” inizia a insegnare.
   Le parole gli escono da sole e nonostante la sua voce sia pacata, pervade tutta la vallata e si espande come un eco facendo tremare i cuori di tutti. Oh Gesù… fammi essere povera in spirito! penso dentro di me.
   “Beati quelli che sono afflitti perché saranno consolati”
   E noto lacrime di gratitudine che spuntano dalla gente più angustiata.
   “Beati i mansueti perché erediteranno la terra”  continua dolcemente, ma con autorità.
   Vogliamo esserci Gesù! Dio rendici docili e poni pace nei nostri cuori…
   “Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati
   Ed ecco che molti uomini allentano le mani sulle loro armi.
   “Beati i misericordiosi perché a loro misericordia sarà fatta”
   Che tu possa farmi essere caritatevole col prossimo!
   “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
   E a quel punto tra la folla ci guardiamo stupiti… e una silenziosa domanda passa nel cuore di molti: Mio Signore chi potrà mai essere puro?
   “Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio”
   Figlia di Dio… che dolci parole, Lo voglio! Cerchèrò di non portar liti e di non alimentare dicerie e sotterfugi… sussurro in me stessa.
   “Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.” “ Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.”

   E a queste parole, ricordo che più volte nelle Scritture si trova l’esortazione a essere allegri e gioiosi (ad es. Sl 32:11, Fl 4:4, 1Pt 4:13), segno che è un comando molto importante. Allora rifletto che se voglio essere una figlia di Dio devo farmi riconoscere anche da questo, e non solo quando tutto va bene, soprattutto nei momenti peggiori.
   Nel suo sguardo fermo, leggo che sa a quello che andranno incontro tutti i suoi seguaci…

   Ecco allora cosa vuole fare con questo insegnamento! Darci forse la carica, l’incoraggiamento e la forza necessaria per poter sopportare le varie persecuzioni della vita. Credo voglia fare capire in un certo senso, che è un onore essere “trattati male” a causa del Suo nome, come avvenne ai profeti nel passato: è come se ci dicesse che siamo “sulla strada giusta”.
   Nel momento stesso ci capiti qualche cosa di brutto legato al nome di Cristo; come l’essere presi in giro, l’essere insultati o peggio ancora l’essere perseguitati (come purtroppo tuttora accade in alcune zone del mondo), non dobbiamo far altro che ricordare le parole del Maestro, non potranno che apparire un sorriso e una gioia almeno nel cuore, perché sappiamo che a quel modo siamo beati (Mt5:11).

   Lo guardo ancora una volta, e penso fortemente a quanto sia un onore essere figli di Dio e partecipare alle sofferenze di quest’uomo meraviglioso chiamato Gesù Cristo, il mio Signore.
   Ora sarò ancora più forte, perché so che nel momento della prova sentirò ancora di più la presenza di Dio e potrò rallegrarmi per la Salvezza “sperimentando” la mia fede.

   Mi sveglio da questo sogno tornando alla realtà… ma che dico? Non era mica un sogno, io c’ero, e presto grazie alla Parola, tornerò ancora a quel monte… il bello della Bibbia è che possiamo tornarci quando vogliamo… e se verrete con me, ne sarò felice!

   Allora a presto Maestro, non vedo l’ora di sentire il resto del discorso dalle tue labbra…





Riferimenti biblici: Matteo 5:1-12

2 commenti :

  1. come spiegava le cose Gesu' riguardo a suo padre nessuno lo eguagliava,e' conosciuto anche come il maestro

    RispondiElimina

Se vi va lasciate un commento, e vedrete che dal monitor sorriderò! :D