La settimana scorsa ho deciso di buttarmi e partecipare a un’iniziativa
chiamata: "Dimmi che storia scrivere" (se siete curiosi di sapere di cosa si
tratta cliccate QUI ;) ) che ho “scovato” sul blog di Michele Scarparo: "Scrivere per caso".
Naturalmente scrivere mi appassiona, però mi appassiona
anche leggere e Michele è davvero un bravo scrittore, mi stupisce continuamente
e come gli ho scritto in una mail: è un pozzo di fantasia! Perciò se siete
amanti della lettura non fatevelo scappare: da lui sono emozioni assicurate ;)
Comunque… tornando all’iniziativa, ho chiesto a Michele di
scrivere una storia su me e Mr Pio (chi mi legge da un po’ sa chi è… ♥).
All’inizio avevo un po’ “paura”, essendo una "argomento" che mi tocca molto da vicino, ma poi… beh, avevo letto abbastanza del suo blog per sapere che potevo andare sul sicuro e così… eccola qui! Mi è piaciuta a tal punto da volerla condividere con voi. Mi auguro davvero che vi piaccia e possa donarvi un’emozione, o un sorriso :)
Buona lettura! :D
All’inizio avevo un po’ “paura”, essendo una "argomento" che mi tocca molto da vicino, ma poi… beh, avevo letto abbastanza del suo blog per sapere che potevo andare sul sicuro e così… eccola qui! Mi è piaciuta a tal punto da volerla condividere con voi. Mi auguro davvero che vi piaccia e possa donarvi un’emozione, o un sorriso :)
Buona lettura! :D
Ci sono
molti nomi per lo stesso posto. Uomini con tradizioni e religioni diverse lo
chiamano Eden, Campi Elisi, Valhalla, Nirvana. Noi lo chiamiamo semplicemente
Paradiso. Però non è il nome, a dare il profumo alla rosa; un uomo, trovandosi
là con i suoi cinque sensi limitati, avrebbe visto semplicemente una bellissima
distesa ondulata di prati fioriti, immersi nel cielo azzurro e tiepido della
primavera inoltrata. Se fosse stato abbastanza accorto, avrebbe anche forse
sentito un soave profumo nell’aria; con uno sforzo ulteriore di concentrazione,
si sarebbe anche potuto allontanare un poco dall’estasi ed avrebbe notato che i
fiori ed il paesaggio sembravano essere cangianti, per adattarsi in ogni
istante ai desideri dell’osservatore. O forse erano i desideri di chi era
immerso in quello spettacolo, ad essere coerenti con le sue mutazioni.
Lui invece percepiva gli odori più che qualsiasi altra cosa: dopotutto la nostra vita riecheggia fin lassù, ed una esistenza passata ad usare il naso più che a guardarsi intorno aveva un certo peso. Fu per quello che la sentì arrivare prima di tutti gli altri: nella brezza, mischiato ai fiori, c’era un altro odore. Dapprima fuggevole, come una nota sepolta nella memoria. Poi più forte, fino a diventare così chiaro da rendere impossibile sbagliarsi. Lei stava arrivando.
La gioia lo invase con la forza di un’ondata; la potenza del suo sentimento fece sbocciare all’istante mille papaveri e mille girasoli. Le nuvole smisero di correre oziose nell’azzurro e si strinsero le une alle altre, fino a costruire un palazzo: pareti eteree dividevano saloni senza fine. I riflessi del sole dipingevano le facciate d’oro, con i tulipani che le adornavano come rubini e le rose bianche come diamanti. I raggi della luna, invece, dipingevano d’argento le volte delle stanze: lì campanule ed orchidee facevano a gara per prendere la tonalità e la bellezza di lapislazzuli ed ametiste.
Lui l’aspettava nel salone più interno, quello più riccamente decorato: vi si aprivano 24 finestre, ornate d’edera e narcisi; una cascata di mimose, pendenti dal centro della cupola che ne costituiva il soffitto, illuminava tutto come se fosse stato un grande candelabro di cristalli e candele. I profumi dei fiori riempivano i saloni in un modo così perfetto, che neppure il più grande sultano avrebbe potuto avere un decimo di quella ricchezza. I petali, che si staccavano con grazia, creavano tappeti di incredibili figure e colori: neppure con tutta la seta del mondo si sarebbe potuto ottenere un arazzo tanto magnifico.
Lei si presentò davanti alle porte della corte principale: il sole, con i suoi raggi, le dischiuse e l’annunciò all’interno. Avanzò nel grande spiazzo, desiderosa di arrivare fino al salone delle 24 finestre ma ancora titubante: era infatti appena arrivata e non era ancora abituata a quella che sarebbe divenuta la sua vita d’ora in avanti e per sempre. Avanzò tra due ali di gigli che sembravano inchinarsi al suo passaggio; giunta al cortile interno credette di aver concluso il suo viaggio, ma questa volta fu la luce della luna ad aprire le porte interne del palazzo. Nel primo salone due pareti di gelsomini la condussero alla stanza più interna. Da là fiordalisi e glicini odorosi l’accompagnarono sempre più in alto, nel palazzo delle nuvole. Dopo aver attraversato mille ambienti, ciascuno più incantevole del precedente, in un tripudio di fiori, odori e colori si spalancarono le ultime porte. Dinnanzi a lei si aprì la meraviglia del salone delle 24 finestre, talmente in alto da essere del tutto al di sopra delle nubi.
Lui la vide: per la gioia cominciò a saltare ed a correre tutto intorno. La felicità di entrambi era incontenibile: come un vaso sotto una fonte, il loro animo si era riempito presto di questo sentimento fino a tracimarne. Sulle loro schiene, le ali frullavano di contentezza: le folate d’aria scompigliavano i lunghi riccioli di Vivy ma a Mr. Pio, col pelo corto e ben piantato sulle quattro zampe, importava assai poco.
Lui invece percepiva gli odori più che qualsiasi altra cosa: dopotutto la nostra vita riecheggia fin lassù, ed una esistenza passata ad usare il naso più che a guardarsi intorno aveva un certo peso. Fu per quello che la sentì arrivare prima di tutti gli altri: nella brezza, mischiato ai fiori, c’era un altro odore. Dapprima fuggevole, come una nota sepolta nella memoria. Poi più forte, fino a diventare così chiaro da rendere impossibile sbagliarsi. Lei stava arrivando.
La gioia lo invase con la forza di un’ondata; la potenza del suo sentimento fece sbocciare all’istante mille papaveri e mille girasoli. Le nuvole smisero di correre oziose nell’azzurro e si strinsero le une alle altre, fino a costruire un palazzo: pareti eteree dividevano saloni senza fine. I riflessi del sole dipingevano le facciate d’oro, con i tulipani che le adornavano come rubini e le rose bianche come diamanti. I raggi della luna, invece, dipingevano d’argento le volte delle stanze: lì campanule ed orchidee facevano a gara per prendere la tonalità e la bellezza di lapislazzuli ed ametiste.
Lui l’aspettava nel salone più interno, quello più riccamente decorato: vi si aprivano 24 finestre, ornate d’edera e narcisi; una cascata di mimose, pendenti dal centro della cupola che ne costituiva il soffitto, illuminava tutto come se fosse stato un grande candelabro di cristalli e candele. I profumi dei fiori riempivano i saloni in un modo così perfetto, che neppure il più grande sultano avrebbe potuto avere un decimo di quella ricchezza. I petali, che si staccavano con grazia, creavano tappeti di incredibili figure e colori: neppure con tutta la seta del mondo si sarebbe potuto ottenere un arazzo tanto magnifico.
Lei si presentò davanti alle porte della corte principale: il sole, con i suoi raggi, le dischiuse e l’annunciò all’interno. Avanzò nel grande spiazzo, desiderosa di arrivare fino al salone delle 24 finestre ma ancora titubante: era infatti appena arrivata e non era ancora abituata a quella che sarebbe divenuta la sua vita d’ora in avanti e per sempre. Avanzò tra due ali di gigli che sembravano inchinarsi al suo passaggio; giunta al cortile interno credette di aver concluso il suo viaggio, ma questa volta fu la luce della luna ad aprire le porte interne del palazzo. Nel primo salone due pareti di gelsomini la condussero alla stanza più interna. Da là fiordalisi e glicini odorosi l’accompagnarono sempre più in alto, nel palazzo delle nuvole. Dopo aver attraversato mille ambienti, ciascuno più incantevole del precedente, in un tripudio di fiori, odori e colori si spalancarono le ultime porte. Dinnanzi a lei si aprì la meraviglia del salone delle 24 finestre, talmente in alto da essere del tutto al di sopra delle nubi.
Lui la vide: per la gioia cominciò a saltare ed a correre tutto intorno. La felicità di entrambi era incontenibile: come un vaso sotto una fonte, il loro animo si era riempito presto di questo sentimento fino a tracimarne. Sulle loro schiene, le ali frullavano di contentezza: le folate d’aria scompigliavano i lunghi riccioli di Vivy ma a Mr. Pio, col pelo corto e ben piantato sulle quattro zampe, importava assai poco.
Allora?? Che ne pensate? Vi è piaciuta? Avete visto che moltitudini di colori e profumi?
Leggere una storia che ti riguarda è emozionante, non trovate che questa iniziativa sia originalissima? :)
Beh, parte del merito va sicuramente anche ai protagonisti....però hai ragione, Michele è stato davvero bravo ed intenso, con questa storia da leggere tutta d'un fiato! ^_^
RispondiEliminaGrazie koko... grazie grazie! ♥
EliminaEmozione! per me tanta....immagino per te! Già me lo vedo quel rotolino di Mr. Pio a saltarti addosso! Bella questa visione, e bello il tuo amore per lui! Bacioni cara riccioli d'oro. E bravo Michele!
RispondiEliminaSì... una grossa emozione, come il leggere i vostri commenti, non posso descrivere ciò che sento, posso solo dire: GRAZIE! ♥
EliminaUn enorme bacio a te ♥
Un'iniziativa veramente originale!
RispondiEliminaGrazie per avercela segnalata cara Vivy!
E bravo Michele!
Un abbraccio Maria
Un grazie enorme a te!!! e un grande abbraccio ♥
EliminaGrazie Vivy! E grazie a tutte voi!
RispondiEliminaVedere che quello che ho scritto "ha preso il volo" sulle ali di altri blog è davvero una grande emozione, per me...
Grazie a te Michele... ti auguro davvero mille e mille emozioni e soddisfazioni come scrittore :)
EliminaEh eh, sarà felice Michele in questi giorni!! :D li merita tutti i ringraziamenti, è veramente bravo! ! E poi la storia mi ha emozionato tanto, sembrava di entrare in un mondo fatato.. sono felice che hai ancora una volta, potuto abbracciare mr pio in questa favola!! A presto amica mia dolce
RispondiEliminaHai ragione! Ho avuto la tua stessa sensazione... entrare in un mondo fatato :) Grazie... ♥ Un grande e grosso bacione!
Eliminahai ragione è una storia bellissima..complimenti a te e allo scrittore!
RispondiEliminati auguro una buona giornata simona:)
Grazie di cuorissimo Simona!!! e a te auguro una supermeravigliosa serata ♥
EliminaBella iniziativa e meraviglioso il racconto... Da brividi... Nell'ultimo paragrafo, che poi è quello cruciale, è scappata la lacrimuccia... Mi metto nei tuoi panni e immagino cosa hai provato... Non so cosa tu creda, ma pensare che il vostro incontro sarà così credo che non possa che farti piacere... La foto comunque sembra scattata di proposito per questo racconto...
RispondiEliminaBuona giornata Vivy!!!
Maira
Dio mi ha donato Pio, è grazie al mio "cicciottone" che ho conosciuto il Signore, ciò che credo è che se Lui vorrà lo riabbraccerò. Ancora il ricordo è vivido del giorno in cui, sapendo quanto mi mancava il contatto fisico con Pio, senza che Gli chiedessi nulla, mi ha fatto provare vividamente la sensazione di come sarà... è difficile spiegarlo, una specie di abbraccio spirituale... è come se avessi avuto un anteprima del giorno in cui se vorrà, lo riabbraccerò...
EliminaGrazie davvero di cuore Maira, delle tue parole e della tua sensibilità verso di me ♥
un racconto commoventissimo e una foto bellissima adatta al racconto ♥
RispondiEliminacorro a farmi fare anche io un racconto dal bravissimo Michele
Brava!! Corri! son proprio curiosa dell'argomento che richiederai a Michele e di leggere la storia!! :D
EliminaGrazie... mi è venuta subito in mente questa foto... ci sono davvero legata ♥
Un bacione!!
Mchele mi ha scritto il racconto e presto lo pubblichero'
EliminaL'ho letto e l'ho trovato molto molto bello! :)
EliminaWow Vivy, che magnifica storia, piena di sentimenti :-) complimenti allo scrittore :-) la foto poi è bellissima
RispondiEliminaA presto
Ciao Ivy!! non sai quanto mi fa piacere che ti sia piaciuta sia la foto, sia la storia... sì, Michele se li merita tutti i complimenti!!
EliminaGrazie grazie!! un bacione :D
Complimenti a Michele Scarparo per il suo travolgente modo di scrivere e a te cara Vivy per il tuo amore incondizionato e costante.
RispondiEliminaTutti desidererebbero essere amati così!!! ^_^
Grazie dolcezza per aver scelto ancora una volta di condividere un po' del tuo amore con tutti noi. Ti abbraccio cara <3
Grazie e non sai quanto, a te per esserci, e per il grande affetto che mi fai sentire ogni volta, mi riempie il cuore!! ♥
EliminaUna storia scritta con maestria e ricca di dettagli che procurano una forte emozione. Complimenti Michele, la tua fantasia non conosce confini.
RispondiEliminaUn bacio a te, riccioli biondi e a Mr.Pio.
Pat
Io e Mr Pio ci prendiamo tutto il tuo bacio e ricambiamo con il cuore! (Procurati un bel fazzoletto che Pupi c'ha una super linguazzona! ;) )
EliminaBravissimo davvero Michele mi sono emozionata io nel leggerla figurati tu...è sempre bello venire nel tuo blog un abbraccio immensoooo ^______^
RispondiEliminaE per me è sempre bellissimo averti qui ♥ GRAZIEEEEEEE!
EliminaChe dire!! Complimentoni....l'ho letta tutta d'un fiato....ed è stato un vero piacere :):)
RispondiEliminaNe sono felice!!!! ♥
EliminaCiao Vivy conosc già Scarparo e confermo la sua bravura,anzì mi ha dato un idea....
RispondiEliminaBello il racconto.Ciao
ed io sono contentissima per la tua idea!! ma già lo sai :D
EliminaLetto tutto d'un fiato!
RispondiEliminaDavvero emozionante e ben descritto e i protagonisti...esseri speciali!!!!
Bacioni!
Sharon :)
Sharon!! Grazie per considerarci speciali... ♥ io non tanto ma Pio, beh, lui era super speciale ♥
EliminaGrazie infinitissime, spero ti arrivi il mio forte abbracccio :)
complimenti a Michele e brava tu Vivy! Il passerotto di mr, Pio è un amore :-)
RispondiEliminaGrazie Batù!! o meglio Simo?? :D ♥
EliminaMolto bella l'iniziativa e meraviglioso il racconto...complimenti a Michele che ha saputo cogliere così bene l'amore intenso e infinito che lega il cane all'uomo.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
Sì, è un amore indescrivibile, forte al punto di varcare i confini del cuore ed essere infinito ♥
EliminaGrazie Antonella un mega abbraccione a te!
Brava Vivy la foto è davvero giusta!!! e tanti complimenti a Michele che è riuscito a trasmettere tanta emozione!!!! Un bacione alla prossima ^_^
RispondiEliminaTi ringrazio Manu!! Sono felice che ti piaccia la foto e il racconto ♥
Eliminaun baciottone anche a te :D
E' meravigliosa, emozionante, vera... mamma mia, che dolcezza!!!:D
RispondiElimina♥♥♥!!
EliminaBella idea!!! Sono contenta che abbiate conosciuto Michele!!! :)))
RispondiEliminaWow che forte!
:D
EliminaBellissimo e originale racconto scritto divinamente..
RispondiEliminaL'idea è splendida, peccato non avere il tempo..
Vedremo!
Bacio speciale!
Un abbraccione super a te!! e grazie! ♥
EliminaCiao! sono Debby, l'organizzatrice del Garden Party su "Il Giardino Segreto". Sono passata per ringraziarti di esserti unita all'evento e per lasciarti un saluto =)
RispondiEliminaBaci e a presto
Ciao Debby!! che piacere averti qui! Grazie a te di essere passata e del tuo bel party! ;)
EliminaUn bacione!
Quando sono altri a scrivere di noi è sempre complicato. Ma se è scritto con l'emozione di chi ti conosce, il risultato è garantito e delizioso, come in questo caso.
RispondiEliminaSpero di vederti tra le mie pagine, mi farebbe piacere.
Un sorriso per la giornata.
^___^
Ciao!! La bravura di Michele è stata anche di scrivere di noi senza conoscerci, ha mostrato molta sensibilità :)
EliminaGrazie per il tuo sorriso che ricambio e... certo! Verrò a leggerti subito! :D
ooohhhh che dolcissimo racconto.. hai fatto bene a pubblicarlo, mi ha fatta emozionare!
RispondiEliminacomplimenti a Michele!
un abbraccio!
ne sono felice Simona!! Grazie!! e un mega abbraccione a te :D
EliminaMichele complimenti,super bravo!!!
RispondiEliminaVero Olgica!!
EliminaCiao Rachele! Grazie e BENVENUTA! Ora passo subito da te! :D
RispondiEliminaCarissima Vivy,
RispondiEliminac'è un premio per te nel mio blog.
Un abbraccio Maria